Il 14 luglio scorso, presso l’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), è stata apposta la firma sull’ipotesi di accordo relativa al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il settore dell’istruzione e della ricerca, riguardante il periodo 2019-2021.

Dopo una serie di intense trattative, l’ARAN e le organizzazioni sindacali hanno concordato una serie di innovazioni, ampiamente discusse in diversi articoli. Tuttavia, è opportuno precisare che queste nuove disposizioni, tra cui l’estensione dei 3 giorni di permessi retribuiti anche al personale precario, non sono ancora in vigore, in quanto è necessaria la firma definitiva del contratto.

L’ipotesi di accordo, infatti, è ora sottoposta a una serie di scrupolosi controlli di legittimità, svolti da varie istituzioni, tra cui la Corte dei Conti, il Consiglio dei Ministri e il Ministero della Pubblica Amministrazione.

In particolare:

  • L’ARAN trasmette l’ipotesi di accordo, accompagnata dalla relazione tecnica richiesta, ai comitati di settore e al Governo entro 10 giorni dalla data della firma. Per quanto riguarda il settore scolastico, il Presidente del Consiglio dei Ministri, in concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, funge da comitato di settore.
  • Secondo l’articolo 47, comma 5, del decreto legislativo n. 165 del 2001, spetta alla Corte dei Conti certificare l’accuratezza della quantificazione dei costi dei contratti collettivi nazionali, nonché la loro coerenza con gli strumenti di pianificazione e bilancio. La Corte dei Conti emette il suo parere entro quindici giorni dalla ricezione della quantificazione dei costi contrattuali.

Se il parere della Corte dei Conti è favorevole, il Presidente dell’ARAN procede alla firma definitiva del contratto collettivo. In caso contrario, se la Corte dei Conti esprime un giudizio negativo sulla certificazione, le parti contraenti non possono procedere con la firma definitiva dell’ipotesi di accordo.

In tale eventualità, il Presidente dell’ARAN, di concerto con il comitato di settore competente, può avviare nuove trattative e giungere a una nuova ipotesi di accordo adeguando i costi contrattuali in linea con le certificazioni richieste.

I contratti e gli accordi collettivi nazionali, oltre alle eventuali interpretazioni autentiche, vengono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e resi disponibili sul sito dell’ARAN e delle amministrazioni coinvolte.

Per quanto riguarda la tempistica, di solito trascorrono almeno tre mesi tra la sottoscrizione dell’ipotesi e la firma definitiva. Ad esempio, facendo riferimento a due contratti nazionali recentemente firmati:

  • CCNL Sanità: Firma dell’ipotesi il 15 giugno 2022, firma definitiva il 3 novembre 2022.
  • CCNL Enti Locali: Firma dell’ipotesi il 4 agosto 2022, firma definitiva il 16 novembre 2022.

Pertanto, considerando la data di firma dell’ipotesi il 14 luglio, è ragionevole prevedere che la firma definitiva non avverrà prima di ottobre. Fino a quella data, le nuove disposizioni previste dal CCNL non saranno ancora operative.