Sommario:

– Avvio a.s. 2017/18. Passaggi docenti da ambito a scuola e personale docente immesso in ruolo – Indicazioni operative MIUR

– Semplificazione. Incontro al Miur

– Consulta Nazionale personale ATA documento finale

– Proposte del comitato intersettoriale dei dirigenti scolastici per la piattaforma contrattuale – Incontro del 23 giugno 2017

 

* AVVIO A.S. 2017/18. PASSAGGI DOCENTI DA AMBITO A SCUOLA E PERSONALE DOCENTE IMMESSO IN RUOLO – INDICAZIONI OPERATIVE MIUR

In riferimento a quanto pubblicato con il notiziario di ieri, a proposito dell’informativa al MIUR sull’avvio dell’anno scolastico, vi comunichiamo che il MIUR – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione – D.G. per il personale scolastico – ha emanato la nota prot. 28578 del 27-06-2017, avente per oggetto: “Pianificazione delle attività e indicazioni operative. Passaggi da ambito a scuola docenti trasferiti su ambito e assunzioni a tempo indeterminato del personale docente per l’anno scolastico 2017/18. C.C.N.I. Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie”.

Alla nota suddetta sono allegati:

Allegato A – ISTRUZIONI OPERATIVE FINALIZZATE ALLE NOMINE IN RUOLO;

Allegato B – INDICAZIONI OPERATIVE APPLICAZIONE PASSAGGIO DA AMBITO A SCUOLA.

Provvediamo ad inserirli in area riservata e in internet.

* SEMPLIFICAZIONE. INCONTRO AL MIUR

Si è svolto ieri al Miur il previsto incontro sulla semplificazione.

Dopo un riepilogo delle problematiche emerse nell’incontro precedente, il nostro sindacato, rappresentato da Pasquale Ragone, in sintonia con la posizione espressa dagli altri sindacati ha posto la questione delle domande presentate alle scuole per l’aggiornamento delle graduatorie.

E’ questo l’esempio emblematico di una gestione amministrativa che scarica sulle scuole un carico di lavoro enorme con tempi operativi estremamente ristretti.

I segretari provinciali ci hanno segnalato che in alcune scuole sono pervenute diverse centinaia di domande.

La nostra richiesta, comune alle altre sigle, è stata quella di rinviare la scadenza della digitalizzazione al 30 luglio.

Rimane comunque il disappunto per la scelta dell’amministrazione di aver gestito la questione prevedendo ancora l’invio del cartaceo alle scuole. Si poteva prevedere che gli interessati inviassero le domande di aggiornamento, come già si fa da tempo per le domande di partecipazione ai concorsi, per via telematica.

Mentre per alcune problematiche abbiamo segnalato che esse verranno riprese dallo Snals Confsal anche al tavolo negoziale all’Aran (come i carichi di lavoro conseguenti alle deleghe ai dirigenti scolastici da parte dell’Avvocatura dello Stato a rappresentare l’Amministrazione in giudizio), abbiamo avanzato due richieste specifiche:

– assicurare la piena copertura dei posti dell’organico Ata delle scuole;

– implementare la digitalizzazione e l’informatizzazione dei processi di gestione e di quelli amministrativi.

Nel pomeriggio l’Amministrazione ha messo a disposizione delle OO.SS. una rilevazione sulle richieste di dati che giungono alle istituzioni scolastiche da soggetti esterni.

Ne sono state censite, al momento, 41 provenienti da 13 diverse tipologie di amministrazioni tra interne all’amministrazione scolastica ed esterne.

E’ un dato preoccupante per la sua vastità in termini numerici e per il conseguente impegno di lavoro richiesto alle scuole. Abbiamo posto al tavolo la questione di quante ore-lavoro sono necessarie per un addetto dell’ufficio di segreteria per espletare la sola attività di ricognizione dei dati relativi alle richieste che giungono alle scuole. Oltre quelle necessarie per la verifica, il controllo e la validazione degli stessi.

Abbiamo espresso apprezzamento per l’attività di rilevazione effettuata dall’Amministrazione e ci siamo riservati una ulteriore riflessione sulla questione per i suoi profili non solo organizzativi, ma anche per le possibili ricadute sul piano contrattuale.

I lavori sono stati aggiornati alla prossima settimana.

* CONSULTA NAZIONALE PERSONALE ATA DOCUMENTO FINALE

Si riporta di seguito il documento finale redatto alla fine della seduta della Consulta Nazionale del personale ATA tenutasi a Roma in data odierna.

CONSULTA NAZIONALE 

PERSONALE ATA DOCUMENTO FINALE

La Consulta Nazionale del Personale ATA, riunita a Roma il 27/06/2017, ascoltata la relazione del Coordinatore Nazionale Mario D’Onofrio sulla situazione sindacale e sulle problematiche del settore, l’approva all’unanimità.

La Consulta Nazionale, nel merito delle tematiche trattate

accoglie

con favore l’ipotizzata possibilità di concludere il rinnovo del CCNL entro il corrente anno;

auspica

che con questo rinnovo contrattuale venga a realizzarsi il recupero del salario perduto ed emerga la specificità delle funzioni che il personale ATA svolge sia nelle segreterie, sia nei laboratori, sia negli spazi della scuola a diretto contatto con i minori in formazione in collaborazione con la docenza e la dirigenza scolastica;

propone

che in sede di rinnovo contrattuale, venga a concretizzarsi:

– l’adeguamento delle retribuzioni alla specificità del lavoro scolastico ed alla accresciuta professionalità e responsabilità conseguita dal personale ATA;

– la riattivazione dei canali di mobilità professionale tra aree e profili;

– la piena realizzazione delle figure professionali di area C (coordinatore amministrativo e coordinatore tecnico), già definite contrattualmente nell’unità dei servizi ATA;

– la difesa dei due livelli contrattuali mediante l’estensione della contrattazione decentrata con rafforzamento della funzione contrattuale delle R.S.U.;

– la rimessa a materia di contrattazione d’istituto dell’organizzazione del lavoro;

– la definizione a livello di contrattazione dei processi di formazione del personale in quanto connessa ai mutamenti legislativi, di ordinamento e di innovazione organizzativa e didattica nel contesto di ogni singola istituzione scolastica autonoma;

– la regolamentazione certa delle relazioni sindacali a livello centrale, periferico e di istituzione scolastica;

– la equiparazione dei diritti del personale precario a quello con rapporto di lavoro a tempo indeterminato alla luce delle recenti sentenze giurisprudenziali (Corte di Giustizia Europea, Cassazione, Giudici del lavoro) in tema sia di stabilità e sia di equità della retribuzione a parità di prestazione lavorativa;

– il ripristino del primato del contratto, relativamente alle materie attinenti la regolazione delle condizioni di lavoro ed il suo esercizio fatti impropriamente oggetto di interventi legislativi in modo che la fonte contrattuale sia il punto di riferimento in tema di doveri, opportunità e diritti pienamente esigibili;

– il mantenimento della progressione salariale mediante gli scatti di anzianità poiché valore professionale aggiunto basato sull’esperienza maturata;

– la rivisitazione della parte normativa del CCNL, con aggiornamento della stessa alle modifiche nel contempo intervenute;

riafferma

– la necessità, di dare prospettive occupazionali stabili al personale precario, evitando le onerose ed inopportune esternalizzazioni esistenti, mediante la costituzione dell’organico del personale ATA sufficiente ai bisogni basilari di funzionalità e sicurezza delle istituzioni scolastiche e rispondente alle esigenze di innovazione e ampliamento dell’offerta formativa;

– l’indifferibilità della presenza di figure di area tecnica anche nel I ciclo di istruzione per le attività di laboratorio scaturenti dalle sempre più diffuse tecnologie informatiche; della determinazione dell’organico del profilo di assistente tecnico con modalità più oggettive rispetto a quella prevista attualmente tramite delibera della giunta esecutiva;

– l’esigenza di: portare a soluzione il riconoscimento dell’anzianità ai DSGA ed al personale transitato dagli EE.LL. allo Stato; individuare le soluzioni per gli assistenti amministrativi impiegati su posti vacanti e/o disponibili ai DSGA; indire il concorso ordinario per DSGA; emanazione di un nuovo regolamento delle supplenze che tenga conto delle innovazioni contrattuali intervenute;

– l’ineluttabilità della revisione del sistema previdenziale e pensionistico regolato dalla L. 214/2011 mediante l’adozione di flessibilità di uscita che tengano conto dell’età anagrafica e della contribuzione posseduta; del ripristino della indicizzazione delle pensioni a prescindere dal loro importo; 

impegna

la Segreteria Generale a:

perseguire l’eliminazione delle norme che tagliano gli organici e limitano le supplenze brevi; 

ottenere la definizione di un organico dell’autonomia per il personale ATA, al pari di quello previsto nella legge 107/2015 per il personale docente, su cui assicurare la stabilizzazione delle assunzioni;

portare a conclusione la sessione negoziale prevista dall’art. 2, comma 4, del CCNL 10/11/2014, finalizzata ad estendere, anche per gli anni scolastici successivi al 2014/2015, l’indennità mensile fissa e ricorrente prevista per il DSGA che copra posti comuni a più istituzioni scolastiche;

perorare, nella riforma di Governo della scuola sia l’istituzione dell’assemblea del personale ATA sia la partecipazione del DSGA nel consiglio dell’autonomia con diritto di voto, sia la partecipazione del personale ATA in tutti i momenti in cui si decide l’organizzazione della scuola (commissioni POF, sicurezza, viaggi d’istruzione, ecc..);

porre rimedio alla dimenticanza perpetrata con la legge 107/2015 che non ha previsto, al pari del personale docente, un piano di assunzioni straordinario anche per il personale ATA;

sostenere l’istituzione di una formazione che valorizzi la professionalità del personale ATA e la supporti nei sempre più complessi processi organizzativi e lavorativi fornendo in modo più frequente e specifico gli strumenti necessari per operare in maniera appropriata.

* PROPOSTE DEL COMITATO INTERSETTORIALE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI PER LA PIATTAFORMA CONTRATTUALE – INCONTRO DEL 23 GIUGNO 2017

Il comitato intersettoriale dei dirigenti scolastici, in riferimento alla elaborazione delle linee di piattaforma per il prossimo rinnovo contrattuale, ritiene opportuno riprendere i temi e le proposte rappresentati dalla Segreteria Generale alla ministra Fedeli nel corso dell’incontro del 7 febbraio 2107.

Partendo da quella base si avanzano proposte relative al rinnovo contrattuale che comunque non devono prescindere da un’analisi del quadro complessivo di tipo legislativo, culturale e organizzativo nel quale è chiamata ad esercitare la sua funzione la dirigenza scolastica. 

Il ruolo del dirigente scolastico e il nuovo modello di governance dopo la legge 107/2015

L’entrata in vigore della legge 107 ha assegnato nuovi compiti e responsabilità al dirigente scolastico che richiedono una profonda riflessione sul suo ruolo quale responsabile della gestione dell’istituzione scolastica autonoma. Riteniamo indispensabile che si proceda con urgenza ad un intervento legislativo che riveda l’attuale quadro normativo di gestione della scuola basato sul decreto legislativo 416 del ’74. 

Se il principio della gestione collegiale ha ancora motivazioni e radici valide nella nostra cultura è indispensabile comunque intervenire per apportare le necessarie revisioni per rendere gli organi di gestione adeguati sia ai cambiamenti epocali intervenuti che al nuovo modello organizzativo introdotto dalla legge 107.

Riteniamo che per quanto riguarda la figura del dirigente scolastico sia necessario ridefinire il suo ruolo all’interno degli organi in termini di partecipazione, presidenza ed assunzione di decisioni con corrispondenti responsabilità.  

Il nostro obiettivo è quello di una valorizzazione della professionalità dirigente in un contesto di sostegno e   valorizzazione della libertà d’insegnamento dei docenti. 

Altra richiesta che lo Snals Confsal avanza è quella di procedere con urgenza ad un intervento legislativo di semplificazione normativa di molte procedure relative alla gestione del personale e all’organizzazione scolastica. 

Il reclutamento

Una delle questioni aperte per quanto riguardo un efficace funzionamento delle scuole è quello della drastica riduzione del personale in servizio a seguito del pensionamento per raggiunti limiti di età. Ciò comporta per il personale in attività un enorme ulteriore carico di lavoro per il ricorso all’istituto della reggenza delle sedi scoperte di titolare. La situazione è giunta al limite di rottura. Per il prossimo anno scolastico c’è il rischio concreto che in alcune realtà i dirigenti siano costretti a gestire due istituzioni in reggenza oltre quella di titolarità.

È improcrastinabile pertanto l’emanazione del bando di concorso per la copertura delle sedi vacanti. 

Riteniamo urgente un intervento legislativo che in via permanente disciplini il reclutamento con cadenze fissate per legge per consentire un turn over fisiologico, con l’obiettivo di ridurre drasticamente il fenomeno delle reggenze che devono essere utilizzate essenzialmente per la copertura di posti che si rendono vacanti per motivi di mutamento di stato giuridico del dirigente titolare (comandi, distacchi, aspettative, assenze di lunga durata ).

Lo Snals Confsal ritiene indispensabile anche ricondurre la titolarità nella sede di prima nomina, dopo il superamento del concorso, alla durata dell’incarico conferito.

Le questioni normative.  

Per quanto attiene alla parte normativa lo Snals Confsal chiede che nell’atto di indirizzo sia prevista l’indicazione generale che le materie che seguono continuino ad essere oggetto di normazione contrattuale:

-relazioni sindacali

-reclutamento

-formazione

-valutazione 

-conferimento e mutamento degli incarichi. 

La nostra richiesta è motivata dalla necessità di avere garanzie che lo status dirigenziale scolastico continui ad avere, per la costruzione del suo profilo professionale, oltre ai naturali ancoraggi della legge primaria, anche un solido profilo contrattuale a migliore garanzia e tutela dell’operato del dirigente.

E’ nostra convinzione che anche le indicazioni della legge 107, per esempio per quanto riguarda la valutazione, debbano essere oggetto di un esame attento e libero da vincoli, che possono non trovare autentico riscontro nell’opportunità di costruire un sistema di valutazione efficace ed efficiente, non solo per i dirigenti, ma anche per l’intero sistema scuola.

Le stesse considerazioni valgono anche per il reclutamento, la formazione e il conferimento e mutamento di incarico per i quali la riserva di legge può trovare in un equilibrato e sereno sistema di relazioni sindacali un fertile contesto di migliore attuazione a vantaggio di tutte le parti in causa, anche in riferimento all’accordo del 30 novembre 2016.

Riguardo alla valutazione la posizione dello Snals Confsal è che essa deve essere centrata sui processi e le azioni di miglioramento del sistema di governo delle istituzioni scolastiche e non sulla premialità conseguente all’esito della valutazione.

Anche se riteniamo che nel complesso le Linee guida abbiano introdotto elementi di maggiore partecipazione del dirigente al processo valutativo, con un suo coinvolgimento sotto il profilo delle azioni proprie della specificità della sua funzione, rimane a nostro parere il rischio di una eccessiva burocratizzazione della procedura.

In questa prospettiva riteniamo che i processi di valutazione non debbano essere oggetto di semplice informativa da parte dell’Amministrazione, ma che siano parte integrante dell’accordo negoziale da sottoscrivere all’Aran, come avvenuto nelle precedenti tornate contrattuali, sebbene poi gli accordi sottoscritti siano stati disattesi dalla parte pubblica.

Per quanto riguarda l’erogazione delle risorse finanziarie legate alla valutazione lo Snals Confsal ritiene che anche essa vada ricondotta ad un accordo di livello nazionale con le OOSS.

La richiesta è in linea con la convinzione che l’erogazione di compensi al personale, a qualsiasi qualifica appartenga, deve essere ricondotta a criteri e modalità che discendono da accordi negoziali per garantire la necessaria oggettività e imparzialità.

La questione retributiva

I dirigenti scolastici dello Snals Confsal chiedono che nell’atto d’indirizzo relativo al rinnovo del contratto si ponga con chiarezza la questione della rivalutazione della loro retribuzione.

Da più di un decennio abbiamo posto all’attenzione dei governi e delle forze parlamentari la necessità della   perequazione retributiva con le altre dirigenze pubbliche e della perequazione interna alla stessa categoria tra le retribuzioni dei dirigenti provenienti dalla carriera direttiva, quella dei vincitori del concorso riservato agli ex presidi incaricati e quella dei vincitori dei concorsi ordinari.

Fino ad oggi la categoria non ha avuto nessuna risposta concreta. Anzi c’è stato un ulteriore attacco alle retribuzioni con la riduzione di quella di posizione conseguente ad una illogica applicazione della legge di finanza del 2010, aggravata da una interpretazione della legge 150 del 2009 che vuole sottrarre alla retribuzione di posizione parte fissa le risorse da destinare alla valutazione. Per lo Snals Confsal queste posizioni sono inaccettabili.

La nostra richiesta è che vengano rese disponibili in sede negoziale risorse aggiuntive da destinare all’incremento retributivo dei dirigenti scolastici innalzando le risorse che attualmente costituiscono la dotazione della retribuzione di posizione parte fissa, allineandola a quella altre dirigenze pubbliche.

Per quanto riguarda la retribuzione di posizione parte variabile chiediamo un adeguato incremento del suo plafond.

In sede negoziale chiederemo anche una revisione dei criteri di erogazione dei compensi per gli incarichi aggiuntivi, attualmente particolarmente penalizzanti per i dirigenti, e una rivalutazione dei compensi per le reggenze. 

In questa prospettiva si rende necessario anche che in sede di definizione della legge di finanza per il 2018 sia prevista una deroga per i dirigenti scolastici ai limiti fissati dalla legge di bilancio per il 2010 per i fondi relativi alla retribuzione aggiuntiva.