Sommario:
– Mobilità docenti 2016/2017. I sindacati scuola ricorrono al TAR e al Giudice del Lavoro
– CCNI Mobilità personale docente, educativo ed ATA a.s. 2017/2018 – Incontro al MIUR
– Incontro al MIUR del 14 novembre 2016 sulla costituzione delle reti di ambito
– FAQ organico dell’autonomia: incontro al MIUR
– Carta del docente – Pubblicato avviso MIUR
* MOBILITÀ DOCENTI 2016/2017. I SINDACATI SCUOLA RICORRONO AL TAR E AL GIUDICE DEL LAVORO
Trascriviamo di seguito la nota unitaria relativa alla mobilità docenti 2016/17.
Mobilità docenti 2016/2017. I sindacati scuola ricorrono al TAR
e al Giudice del Lavoro
Negli incontri programmati e che si stanno svolgendo ai diversi tavoli di confronto con il MIUR, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal hanno più volte avanzato la richiesta di rifacimento delle operazioni di mobilità per ripristinare i diritti del personale, lesi dall’errata applicazione del Contratto della mobilità del decorso anno scolastico.
Il MIUR, con motivazioni scarsamente convincenti e con una scelta che non rispetta le prerogative sindacali e i diritti soggettivi del personale, si è rifiutato di annullare e rifare i trasferimenti, dicendosi disponibile solo a modifiche da introdurre nel contratto collettivo sulla mobilità del prossimo anno scolastico; ci vediamo pertanto costretti a proporre in sede giurisdizionale il contenzioso, per ristabilire le corrette posizioni giuridiche di ogni singolo interessato evitando il consolidarsi del danno subito.
A tal fine sono stati presentati tre ricorsi, con un’azione patrocinata dagli Uffici Legali nazionali:
1) al Tar Lazio avverso il diniego del Miur all’accesso agli atti, ovvero per non aver fornito una risposta adeguata alla richiesta presentata (ai sensi della L.241/90) dalle organizzazioni sindacali per conoscere gli atti da cui poter evincere la procedura (l’algoritmo) in base alla quale il Miur ha effettuato le operazioni di mobilità dei docenti per l’a.s. 2016/17;
2) al giudice del lavoro (ex art. 63, c.3, D.Lgs. n. 165/2001), chiedendo che sia accertata e dichiarata l’inadempienza e la violazione da parte del Miur degli obblighi scaturenti dal CCNI in materia di mobilità, non avendo effettuato le procedure dei trasferimenti così come fissate nel contratto integrativo sottoscritto;
3) ancora al Tar Lazio, per chiedere l’annullamento degli esiti delle procedure di mobilità dei docenti al fine di ripristinare la certezza del diritto e il rispetto dei criteri stabiliti nell’accordo contrattuale sottoscritto.
Il Tar Lazio ha fissato per il giorno 14 febbraio 2017 l’udienza relativa al primo ricorso.
Trasparenza, diritti e certezza delle regole sono i principi su cui si è svolta e continuerà a svolgersi l’attività negoziale delle organizzazioni sindacali confederali.
Roma, 15 novembre 2016
Flc CGIL
Domenico Pantaleo |
CISL Scuola
Maddalena Gissi |
UIL Scuola
Giuseppe Turi |
SNALS Confsal
Marco Paolo Nigi |
* CCNI MOBILITÀ PERSONALE DOCENTE, EDUCATIVO ED ATA A.S. 2017/2018 – INCONTRO AL MIUR
Nel pomeriggio di oggi, 15 novembre 2016, si è tenuto al MIUR il programmato incontro quale prosieguo della trattativa per il rinnovo del CCNI della Mobilità del personale della scuola per l’a.s. 2017/2018.
La delegazione ministeriale era rappresentata dalla dott.ssa Maddalena Novelli, Direttore generale del personale della scuola, e dal dott. Giuseppe Bonelli della medesima Direzione generale. Ha partecipato, inoltre, all’incontro, la dott.ssa Maria Grazia Di Pasquale di HP, gestore informatico del MIUR per la mobilità.
Ogni delegazione ha espresso la propria posizione.
La delegazione SNALS-Confsal, nel proprio intervento, ha, tra l’altro, relativamente al personale docente:
– rivendicato il diritto alla mobilità su scuola, sia territoriale che professionale, da destinarsi, non soltanto a chi è già titolare di scuola, ma anche a chi è titolare di ambito; ha chiesto che tale diritto sia attuato non solo per la mobilità provinciale ma anche interprovinciale, quale “risarcimento” per il personale della scuola a seguito del danno subito con la mobilità relativa all’a.s. 2016/2017, dovuto al malfunzionamento dell’algoritmo della mobilità;
– evidenziato che tale mobilità su scuola riguardi anche coloro che sono già destinatari di incarico triennale su scuola, in quanto titolari di ambito;
– chiesto il superamento, nel CCNI, del blocco triennale della mobilità interprovinciale, ritenuto ormai inattuabile;
– chiesto che la mobilità interprovinciale (intesa come mobilità territoriale e professionale), sia attuata su una congrua percentuale di posti;
– evidenziato l’importanza di attuare una fase unica per la mobilità riguardante lo stesso grado di scuola con le consuete sottofasi, (comunale, provinciale e interprovinciale), da attuarsi sincronicamente per grado di scuola, in modo da ottimizzare le disponibilità dei posti che si liberano in un momento successivo a seguito delle operazioni della mobilità dello stesso grado;
– rappresentato l’esigenza di prevedere norme per il trattamento specifico e la tutela degli esuberi a livello provinciale o degli esuberi a livello nazionale, dovuti alla mancata mobilità per l’a.s. 2016/2017 nella ex fase C;
– chiesto l’effettuazione del passaggio di ruolo, con priorità, per gli utilizzati sulle classi di concorso di nuova istituzione nei licei musicali, dando seguito a ciò che, per il 2016/2017 è stato rinviato, con mancata sottoscrizione della sequenza contrattuale, a causa del mancato inserimento di tali discipline dei licei musicali nell’organico dell’autonomia 2016/2017, a seguito del diniego del MEF;
– chiesto di calcolare, ai fini del superamento del vincolo quinquennale sul sostegno, anche il servizio preruolo prestato negli anni precedenti alla stipula del contratto a tempo indeterminato;
– chiesto, nel caso non si dovesse attuare l’obiettivo primario di mobilità su scuola per tutti (ivi compresi i titolari di ambito), di avviare un tavolo parallelo alla mobilità e riprendere la discussione contrattuale sui criteri di assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole. I due contratti dovranno, a parere dello SNALS-Confsal, essere sottoscritti contestualmente, con l’obiettivo di dare certezza e trasparenza all’intera operazione, eliminando ogni forma di discrezionalità da parte dei dirigenti scolastici;
– puntualizzato che non si può assolutamente ipotizzare che i titolari di scuola non si muovano su scuola ma su ambiti.
Inoltre, la nostra delegazione, conferma quanto richiesto nei precedenti incontri, nei quali ha:
– proposto l’ampliamento del numero di province richiedibili dagli istitutori, ai fini del trasferimento interprovinciale;
– chiesto di non apportare modifiche alla parte del CCNI della mobilità relativa al personale ATA in quanto non vi è motivo di modificarla;
– chiesto di ottenere uno specifico manuale sulla operatività delle operazioni e di ottenere una riunione di dimostrazione del programma informatico, prima che lo stesso diventi definitivo;
– affermato di voler formulare ulteriori specifiche proposte durante la discussione dei testi proposti dall’Amministrazione, anche per recepire eventuali proposte che saranno effettuate dalle Segreterie provinciali e regionali del sindacato.
Molte delle nostre richieste sono state presentate anche dalle altre organizzazioni sindacali.
Le delegazioni hanno convenuto di riprendere gli incontri previsti, come da calendario, giovedì 17 p.v., per avviare il confronto interrotto lo scorso anno per la definizione di regole certe e non discrezionali per l’assegnazione del personale docente da ambito a scuola.
Avendo le OO.SS. chiesto di prevedere nel contratto mobilità da scuola a scuola per tutti, le stesse hanno posto, come pregiudiziale, l’obiettivo di ottenere risposte certe dall’Amministrazione in merito, prima dell’avvio della discussione sull’argomento dell’assegnazione da ambito a scuola.
* INCONTRO AL MIUR DEL 14 NOVEMBRE 2016 SULLA COSTITUZIONE DELLE RETI DI AMBITO
Si è tenuto al MIUR, nel pomeriggio di ieri, l’incontro richiesto dallo SNALS e dalle altre OO.SS di categoria in merito alle criticità rilevate nella procedura di costituzione delle reti di ambito.
La delegazione SNALS ha evidenziato che:
- vi sono state da parte degli USR spinte piuttosto forti affinché in ogni ambito fossero costituite in tempi brevi le reti di ambito ed individuate scuole capofila della reti stesse, così come sollecitato dagli ATP in apposite conferenze di servizi, in netta contrapposizione con le indicazioni della L. 107 che al comma 70 recita: “ Gli uffici scolastici regionali promuovono, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, la costituzione di reti tra istituzioni scolastiche del medesimo ambito territoriale. Le reti (…) sono finalizzate alla valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione comune di funzioni e di attività amministrative, nonché alla realizzazione di progetti o di iniziative didattiche, educative, sportive o culturali di interesse territoriale, da definire sulla base di accordi tra autonomie scolastiche di un medesimo ambito territoriale,(…)»;
- la promozione delle reti di ambito è , quindi una libera scelta delle scuole autonome e non un obbligo o un’imposizione;
- la forzatura per una accelerazione della costituzione delle reti di ambito si è avuta soprattutto a seguito della costituzione delle reti di scopo ( ben diverse dalle reti di ambito) per l’individuazione della scuola capofila per la formazione, fatto questo che lascia intendere che, laddove alcune scuole non ritenessero di inserirsi in reti di scopo, non avrebbero l’assegnazione dei fondi per la formazione;
- è del tutto evidente l’interpretazione da parte dell’Amministrazione di obbligatorietà della costituzione di reti in quanto la partecipazione a detta costituzione è stata inserita da alcuni UU.SS.RR negli obiettivi regionali da assegnare ai dirigenti scolastici ed è anche inserita nella scheda valutativa predisposta dall’INVALSI per la valutazione dei dirigenti scolastici e presentata in apposito incontro alle OO.SS;
- non sono state considerate le maggiori attività lavorative che ricadranno sul personale che realizzerà le attività previste per la rete, così come si non si fa riferimento ad una fase di contrattazione integrativa per dette attività;
- è evidente la non obbligatorietà della costituzione delle reti, sia di ambito che di scopo, poiché se così fosse non ci sarebbe bisogno della delibera del Consiglio d’Istituto per la loro attivazione e partecipazione delle scuole.
La delegazione SNALS-Confsal ha quindi richiesto, insieme alle altre OO.SS che il MIUR chiarisca efficacemente la non obbligatorietà della costituzione delle reti, con particolare riferimento alle reti di ambito.
L’Amministrazione, rappresentata dalla dr.ssa De Pasquale ha chiarito che:
- le reti non sono un obbligo, ma un opportunità;
- più volte questa evidenza è stata trasferita ai direttori degli UU.SS.RR anche in conferenze di servizio;
- nella nota di assegnazione fondi per la formazione verrà ribadito il dato di fatto che non vi è obbligatorietà alcuna né della costituzione delle reti di ambito né della partecipazione delle scuole autonome a dette reti.
* FAQ ORGANICO DELL’AUTONOMIA: INCONTRO AL MIUR
Al termine dell’incontro tenutosi ieri sera al MIUR, relativo alla costituzione delle reti di ambito, si è parlato di alcune FAQ, ancora in bozza, che il Ministero intenderebbe pubblicare sull’organico dell’autonomia.
La Delegazione Snals-Confsal ha:
- preliminarmente dichiarato di non condividere lo strumento della emanazione di FAQ su tale materia, ritenendo che l’argomento dell’organico dell’autonomia, spesso oggetto di tensioni e di interpretazioni discordanti in merito all’assegnazione dei docenti, richiede l’emanazione di una nuova specifica nota che chiarisca, ufficialmente, l’interpretazione in progress sull’utilizzo di tale organico, evitando le letture forzate ed errate attuate dalle scuole, che l’Amministrazione intenderebbe avvalorare;
- dichiarato che l’assegnazione dei docenti all’organico dell’autonomia dovrebbe, a parere del nostro sindacato, muoversi in armonia e non in contrasto con i contenuti del contratto sulla mobilità.
La discussione dovrebbe proseguire in quanto l’Amministrazione ci invierà, alla luce dell’incontro di ieri, una nuova versione delle FAQ che, ci auguriamo, sia più rispettosa dei diritti del personale e venga incontro alle richieste formulate dalla nostra e dalle altre delegazioni, che hanno ribadito l’importanza dei pareri degli organi collegiali e del coinvolgimento delle relazioni sindacali a livello di singola scuola.
* CARTA DEL DOCENTE – PUBBLICATO AVVISO MIUR
In attesa degli esiti del previsto incontro che si terrà al MIUR in data 21 novembre p.v., vi comunichiamo, che in data 12 novembre 2016, il MIUR ha pubblicato sul proprio sito un Avviso, che riportiamo di seguito integralmente.
Poiché per l’utilizzo della “carta del docente” sarà necessario ottenere l’identità digitale SPID presso uno dei gestori accreditati, atto preliminare alla registrazione sull’applicazione e lo si può fare fin da ora, suggeriamo al personale interessato di provvedere a tale adempimento, con le modalità indicate nell’Avviso, che rende noto, tra l’altro che l’applicazione web “Carta del Docente” sarà disponibile all’indirizzo www.cartadeldocente.istruzione.it entro il 30 novembre p.v..
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Carta del Docente, come e quando spendere i 500 euro per l’aggiornamento
Dallo scorso anno gli oltre 740.000 docenti di ruolo della scuola italiana hanno a disposizione 500 euro da spendere per l’aggiornamento professionale. Un bonus che nella sua prima erogazione è stato assegnato eccezionalmente con accredito sullo stipendio. Quest’anno cambia il sistema di erogazione, come annunciato nel Piano di formazione degli insegnanti e attraverso la nota del 29 agosto relativa alla rendicontazione delle spese dello scorso anno.
L’importo resta lo stesso: 500 euro che saranno assegnati attraverso un ‘borsellino elettronico’. L’applicazione web “Carta del Docente” sarà disponibile all’indirizzo www.cartadeldocente.istruzione.it entro il 30 novembre. Attraverso l’applicazione sarà possibile effettuare acquisti presso gli esercenti ed enti accreditati a vendere i beni e i servizi che rientrano nelle categorie previste dalla norma.
Ogni docente, utilizzando l’applicazione, potrà generare direttamente dei “Buoni di spesa” per l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, per:
– l’acquisto di pubblicazioni e di riviste utili all’aggiornamento professionale;
– l’acquisto di hardware e software;
– l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione;
– l’iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale;
– l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
– l’acquisto di biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
– iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.
I buoni di spesa generati dai docenti daranno diritto ad ottenere il bene o il servizio presso gli esercenti autorizzati con la semplice esibizione. Per l’utilizzo della “Carta del Docente” sarà necessario ottenere l’identità digitale SPID presso uno dei gestori accreditati (http://www.spid.gov.it/richiedi-spid) e successivamente ci si potrà registrare sull’applicazione. L’acquisizione delle credenziali SPID si può fare sin da ora. Si tratta di un codice unico che consentirà di accedere, con un’unica username e un’unica password, ad un numero considerevole e sempre crescente di servizi pubblici (http://www.spid.gov.it/servizi).
Il nuovo sistema che parte quest’anno consentirà ai docenti di avere uno strumento elettronico per effettuare e tenere sotto controllo i pagamenti. E alle scuole di essere alleggerite dalla burocrazia e dalle procedure di rendicontazione. Sarà possibile spendere i 500 euro a partire dall’attivazione della Carta.