Nella mattinata di oggi, 6 ottobre 2015, si è tenuto al Miur il primo degli incontri preparatori all’esercizio delle deleghe previste dalla legge 107/2015.

 

L’incontro odierno riguardava, in particolare, l’attuazione della delega prevista dal comma 181 punto c) della legge 107 del 13 luglio 2015, che prevede la “promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità e riconoscimento delle diverse modalità di comunicazione attraverso …”. Infatti, l’o.d.g. della riunione odierna con le OO.SS. rappresentative del comparto scuola era sul tema “inclusione degli studenti con disabilità”.

La delegazione di parte pubblica, presieduta dal capo dipartimento dott.ssa Rosa De Pasquale, ha sottolineato l’importanza del confronto con le OO.SS. nella complessa attuazione delle deleghe previste dai commi 180 e 181 e seguenti della legge 107/2015.

L’amministrazione ha tenuto a sottolineare che il confronto sulla materia odierna è stato attuato prima con le OO.SS. e proseguirà in data 7 ottobre con altri interlocutori: associazioni disabilità, rappresentanti università, rappresentanti docenti di sostegno, dirigenti scolastici, associazioni professionali docenti e associazioni genitori, fermo restando, però, che la dott. De Pasquale si è impegnata a realizzare successivi incontri specifici sull’argomento con le OO.SS. di categoria.

All’incontro odierno ha, altresì, partecipato il dott. Ciambrone, dell’Osservatorio inclusione alunni disabili del MIUR, ricostituito ad agosto 2015, che ha evidenziato come l’Osservatorio si sia posto il problema di rivedere la problematica relativa alle diagnosi degli alunni disabili, rivedendo il percorso certificatorio, anche per dichiarata impossibilità di alcune ASL e regioni di adempiere alla complessità di tale percorso.

Si è, altresì, soffermato sulla sperimentazione ICF, già attuata, ad esempio, nella regione Piemonte. Ha comunicato che è stato elaborato un software che permetterebbe alle istituzioni scolastiche di comprendere meglio le diagnosi formulate dagli enti competenti; l’utilizzo di tale software è, attualmente, bloccato dal Garante della privacy che ha eccepito la necessità di emanare una norma primaria a supporto di tali innovazioni; l’amministrazione vorrebbe, quindi “approfittare” della attuazione della delega per cercare di sbloccare anche l’utilizzo di tali strumenti che potrebbero tornare utili alle istituzioni scolastiche, nell’intento di fornire un insegnamento più qualificato agli alunni disabili.

Sono state evidenziate, inoltre, le difficoltà derivanti dal passaggio di competenze dalle soppresse province alle regioni, chiarendo che alcune non sono state nemmeno codificate in tale passaggio di competenze. Occorre preoccuparsi, inoltre, come ha evidenziato il capo dipartimento De pasquale, di formare il personale proveniente dagli enti locali, ivi compreso il personale educativo dipendente dai comuni, prevedendo appositi accordi interistituzionali, attraverso la realizzazione di specifici tavoli di confronto interistituzionali con gli enti locali competenti.

E’ stata, altresì, evidenziata l’esistenza di un altissimo numero di contenziosi in relazione alla delicata materia dell’insegnamento di sostegno agli alunni disabili ed è stata citata, a tal proposito, la provincia di Palermo, dove sono state presentate oltre 2.500 azioni legali, che hanno visto l’amministrazione soccombente.

L’amministrazione ha, altresì, sottolineato che i 10 mesi di formazione previsti per il conseguimento dell’attuale titolo di specializzazione per il sostegno non sembrano sufficienti a fornire al personale competenze adeguate ad affrontare le disabilità più gravi; va fatta, quindi, una riflessione per eliminare, per il futuro, le specializzazioni annuali, ampliando adeguatamente la formazione.

Il capo dell’ufficio legislativo del Miur, ufficio che avrà, ovviamente, funzione di protagonismo nell’attuazione delle complesse deleghe previste dalla legge 107/2015, ha sottolineato l’importanza del confronto con le OO.SS. rappresentative del personale della scuola, nell’attuazione delle deleghe.

La delegazione SNALS-CONFSAL, tra l’altro, ha:

  • ribadito, ancora una volta, le sue perplessità sugli eccessi di delega previsti dalla legge 107/2015, evidenziando, tra l’altro, alla luce dell’esperienza pregressa, i suoi dubbi nei confronti della dichiarata volontà di coinvolgimento delle OO.SS. espressa dall’amministrazione;
  • evidenziato l’eccesso di oneri di lavoro che ricadono sul personale docente, in conseguenza, ad esempio, dei BES (bisogni educativi speciali), che richiedono, talvolta, predisposizione di molte specifiche prove scritte individualizzate, in una stessa classe;
  • sottolineato che, spesso, i conflitti di competenze tra enti locali ricadono sulle scuole;
  • chiesto, con forza, che nell’attuazione dell’obbligo della formazione per il personale, sancito dalla legge 107, venga definita la quantificazione massima di tali obblighi, riportando l’intera materia della formazione del personale della scuola a materia contrattuale;
  • proposto, dato l’eccesso e la complessità delle deleghe previste, di individuarne alcune prioritarie, prorogando, se necessario, le altre, in quanto se si attuassero tutte insieme nei termini previsti dalla legge 107, si rischierebbe di effettuare operazioni frettolose e dannose;
  • affermato che va garantita la serietà degli studi in una scuola di qualità, tutelando, nel contempo, i diritti del personale ed eliminando i possibili conflitti di competenza.

Sarà, ovviamente, nostra cura tenervi informati sugli esiti dei successivi incontri.