Riguardo all’incontro Sindacati Scuola / Ministro Giannini, di oggi alle h. 12,00, il Segretario Generale, al termine del deludente incontro, ha rilasciato il comunicato stampa, che trascriviamo, dalla cui lettura si deduce il “resoconto”.
Inseriamo, ad ogni buon fine, in area riservata, il testo del DDL 1934.
Comunicato Stampa
I SINDACATI SCUOLA INCONTRANO IL MINISTRO GIANNINI
Nigi (Snals-Confsal): “Incontro unilaterale senza vero confronto.
Nel testo ancora elementi inaccettabili.
Se il Senato non li modifica continuerà l’azione di protesta del sindacato”
Roma 25 maggio. “L’incontro di oggi, in cui tutti i sindacati rappresentativi hanno esposto in modo concorde le loro critiche e proposte di modifica in merito al ddl Buona Scuola passato in parlamento, è stato caratterizzato da uno strano stile che definirei di non confronto. Evidentemente, l’unilateralità introdotta con la figura del super-preside rispecchia quella adottata dal premier Renzi e dai membri del suo governo, in questo caso dal ministro Giannini” ha dichiarato il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi.
“Il testo del DDL – ha continuato Nigi – risente negativamente di un mancato confronto in sede MIUR e dell’eccessiva fretta nell’iter di approvazione in sede parlamentare. Sono molti ancora gli aspetti con pesanti e inaccettabili ricadute negative. Gli elementi più rilevanti riguardano:
– aver escluso dalla legge interi segmenti del personale scolastico (personale ATA, e, per alcuni aspetti, quello docente della scuola dell’infanzia);
– l’eccessiva accelerazione nell’applicazione delle novità introdotte che ha il suo picco di negatività nel voler risolvere il problema della stabilizzazione e del reclutamento in un solo anno scolastico e non con un piano pluriennale;
– voler definire per legge aspetti che per loro natura sono contrattuali e che con il confronto e con il dialogo in sede di CCNL – di cui è ormai indifferibile il rinnovo – consentirebbero di trovare soluzioni a temi delicati come “riconoscimento del merito”. Questi stessi aspetti, come sono stati prospettati, risultano assolutamente inaccettabili;
– aver impostato il “potenziamento dell’autonomia scolastica” su una gestione delle istituzioni scolastiche autonome di tipo “autoritaristico”;
– aver assegnato la “valutazione” dei docenti a commissioni che non hanno nella propria composizione le competenze necessarie.
Non va poi trascurato che il testo del DDL in discussione, così com’è uscito dalla Camera dei deputati, presenta aspetti di possibile incostituzionalità, in particolare per le norme che possono ledere il principio della libertà di insegnamento, e si annuncia fonte di una serie infinita di contenziosi, non privi di fondamento”.