La riunione odierna aveva per oggetto: “personale della scuola: posizioni stipendiali e relativi incrementi economici”. Alla riunione erano presenti per l’Amministrazione: il Ministro On. Carrozza, il Capo Gabinetto e i due Capi Dipartimento.

 

I lavori sono stati introdotti da una relazione del Ministro che ha trattato:

a)    lo stato di attuazione del D.L. 104/2013, convertito con legge 128/2013, definito “l’istruzione riparte”, con riferimento a diversi temi tra cui:

ü     l’attuazione del piano triennale 2014/16 di immissioni in ruolo, per cui è stata inviata la proposta di atto d’indirizzo all’ARAN in relazione all’invarianza di spesa. Per il prossimo anno scolastico le nomine per le quali è stata richiesta l’autorizzazione sono: 12.625 docenti, 1604 per il sostegno e 4317 ATA. Per l’interno triennio il piano prevede 64.338 nomine per il personale docente (di cui 22.237 per il sostegno) e 17.717 di personale ATA;

ü     l’imminente nomina in ruolo del contingente di docenti di sostegno per il corrente anno scolastico (4447), per cui è pervenuta l’autorizzazione dal MEF;

ü     l’invio al MEF, dopo l’avvenuto concerto con il Ministro per i beni culturali, del provvedimento che consentirà  l’ingresso gratuito dei docenti nei musei;

ü     l’avanzato stadio di elaborazione dei provvedimenti relativi a: orientamento, formazione dei docenti, introduzione dei programmi di educazione alimentare nelle scuole, comodato d’uso dei libri per gli studenti,  percorsi sperimentali destinati agli studenti degli ultimi due anni delle scuole di istruzione secondaria di 2° grado per l’alternanza scuola-lavoro e sul welfare dello studente;

ü     il dimensionamento delle scuole, per cui si sta cercando di raggiungere il concerto col MEF;

ü     alcuni aspetti che coinvolgono gli enti locali per i quali è atteso il parere della Conferenza Unificata;

b)    i temi con ricadute economiche:

  • in relazione agli scatti, ha illustrato i contenuti del decreto sottolineando che, per alcuni aspetti, hanno riconosciuto deroghe a favore del personale scolastico come segno della volontà del Governo di considerare la scuola come una risorsa su cui investire. In particolare ha sottolineato che, una volta recuperata la validità dell’anno 2012, la carriera del personale scolastico veniva rallentata “solo” di un anno (2013) e non di due (2013 e 2014), come per il restante personale del pubblico impiego;
  • con riferimento alle posizioni economiche del personale ATA ha informato che, non essendo stato inserita nel decreto legge una soluzione a questo tema, il MEF ha formalmente chiesto al MIUR di precisare, entro la data odierna, se procedere al recupero delle somme già percepite. Il Ministro, che allo stato odierno avrebbe dovuto dare risposta affermativa, ha informato le OO.SS. che si è attivata per ottenere un differimento in modo da avere il tempo di sviluppare ulteriori interlocuzioni con il MEF al fine di pervenire ad una soluzione favorevole al personale;
  • sul problema della decurtazione del Fondo Unico Nazionale dell’area V della dirigenza scolastica, ha ribadito i contenuti di una lettera inviata al MEF e si è impegnata a proseguire nel confronto per cercare di trovare una soluzione praticabile.

 

Sono seguiti gli interventi dei segretari nazionali delle diverse OO.SS. presenti.

 

Il segretario generale dello SNALS-CONFSAL, prof. Marco Paolo Nigi, pur apprezzando la tempestività dell’intervento che ha consentito di non restituire quanto già percepito per gli scatti, anche se poi le stesse somme avrebbero comunque dovuto essere restituite al medesimo personale dopo il recupero all’ARAN della validità dell’anno 2012, ha espresso con forza l’insoddisfazione del nostro sindacato che non può dichiararsi soddisfatto soltanto perché il Governo ha ridotto le penalizzazioni per il personale scolastico.

Nel suo intervento ha, altresì, sottolineato che sia le progressioni di carriera di tutto il personale della scuola, sia le posizioni stipendiali del personale ATA, sia il Fondo Unico Nazionale dei dirigenti scolastici, sono tutti aspetti retributivi i cui costi sono coperti dai rispettivi CCNL vigenti.  Ha chiesto, conseguentemente, l’integrale ripristino di quanto previsto e finanziato dal vigente contratto.

Anche in relazione al decreto “l’istruzione riparte”, il Prof. Nigi ha evidenziato che non vi sono stati significativi investimenti da parte del Governo a favore della scuola e del suo personale ed è tornato a chiedere nuovamente, con forza,  la soluzione del problema pensionistico di “quota 96” per il personale della scuola.

In conclusione del suo intervento  ha dichiarato che lo SNALS-CONFSAL continuerà la sua battaglia per ottenere i risultati attesi dalla categoria in tutte le sedi: governative, politiche e, se necessario, giurisdizionali.